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Il Signore degli anelli

Il signore degli anelli

Il Signore degli anelli è un libro che ho letto, e riletto, in diverse fasi della vita. Ci trovo sempre qualcosa di nuovo ed interessante. Una sfumatura nei personaggi, un collegamento nella trama, un passaggio scritto particolarmente bene. Ma, più di ogni altra cosa, una nuova emozione

Ogni giorno si lotta per vivere, ma c’è un’ora in cui la fatica ti sottomette, e la vita ti sembra tutta fuori. Fuori dalla tua casa, fuori da te. In quell’ora non ti resta che rifugiarti nelle pagine che leggi, aprire un mondo altro e fare il salto. Il Signore degli anelli è il varco che ti permette di superare la soglia per un mondo straordinario e lasciarti alle spalle il grigiore della vita comune. “Benvenuti, miei sognatori” sembra dire dalle prime pagine

Il Signore degli anelli, un viaggio di scoperta e formazione

Il genere Fantasy di solito o si odia o si ama, non c’è quasi mai una via di mezzo. Un amante del realismo tenderà a sminuirlo e considerarlo letteratura di serie B o, comunque dedicata ai ragazzi. Ma la realtà dei fatti è che Il Signore degli anelli è un libro corale in cui trovare di tutto. Anzi, in cui trovare il tutto. Che poi vuol dire trovare se stessi.

Ogni personaggio ha in se un aspetto che si potrebbe trovare in un amico. Il ragazzino spaesato che deve necessariamente crescere, il vecchio saggio, il tenebroso dal passato difficile, il puro e inarrivabile, il corrotto…

Il mondo è cambiato…

Ma, cosa fa scattare il cambiamento? Il Signore degli anelli è, più di ogni altra cosa, un libro che spinge ad uscire dalla propria comfort zone per andare incontro al futuro. Frodo non cresce, non diventa un vincente perchè riesce nell’impresa che gli viene affidata. Lui vince da prima. Dal momento in cui decide di lasciare il proprio rassicurante paese e compie il primo passo. Dal momento in cui, senza pregiudizi, si apre al mondo e agli improbabili compagni di viaggio.

Ad un certo punto lo dice il libro stesso

“Credevo che i meravigliosi protagonisti delle leggende partissero in cerca di esse, perché le desideravano, essendo cose entusiasmanti che interrompevano la monotonia della vita, uno svago, un divertimento. Ma non accadeva così nei racconti veramente importanti, in quelli che rimangono nella mente. Improvvisamente la gente si trovava coinvolta, e quello, come dite voi, era il loro sentiero. Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero. E se lo avessero fatto noi non lo sapremmo, perché sarebbero stati obliati. Noi sappiamo di coloro che proseguirono, e non tutti verso una felice fine, badate bene; o comunque non verso quella che i protagonisti di una storia chiamano una felice fine”

Il Signore degli anelli, tra Fantasy e realtà

Il Signore degli Anelli è sempre attuale e, pur essendo un fantasy, così vero! Perchè la lotta tra il bene e il male è infinita ed eterna; è sempre con noi e dentro di noi. Perchè…

“Come può un uomo in tempi come questi decidere quel che deve fare? Come ho sempre fatto, disse Aragorn, il bene e il male sono rimasti immutati da sempre, e il loro significato è il medesimo per gli Elfi, per i Nani e per gli Uomini. Tocca ad ognuno di noi discernerli, tanto nel Bosco d’Oro quanto nella propria dimora.”

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