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La ragazza con l'orecchino di perla

La ragazza con l’orecchino di perla, trama e citazioni

La ragazza con l’orecchino di perla è un libro di Tracy Chevalier ambientato a Delft nel XVII secolo.

Tracy Chevalier

Nata a Washington nel 1984, si è trasferita in Inghilterra dove ha lavorato come editor. Nel 1997 è riuscita a pubblicare il suo primo romanzo ed è stato subito un discreto successo. Ma è stato proprio con Le ragazza con l’orecchino di perla che ha ottenuto, in tutti i numerosi paesi in cui è stato pubblicato, un grandissimo successo sia di pubblico che di critica.

La ragazza con l’orecchino di perla, trama

Siamo nell’Olanda del 600, quartiere protestante. La protagonista del romanzo, la sedicenne Griet, è in cucina si prende cura del padre, un decoratore di piastrelle di ceramica che ha perso la vista dopo un incidente sul lavoro.

Jan Vermeer (un celebre pittore) e la moglie Catharina, sono venuti ad accordarsi col padre per assumerla. Griet andrà a lavorare da loro e potrà tornare a casa solo la domenica. Oltre alle normali incombenze, dovrà occuparsi della pulizia dell’atelier dell’artista; la ragazza è stata scelta perché è in grado di pulire una stanza rimettendo poi gli oggetti esattamente dove erano, cosa che ha imparato per facilitare al padre cieco la vita di tutti di giorni.

L’aver accesso all’atelier, luogo proibito per chiunque, provocherà l’invidia di Tanneke, la fedele governante e cuoca di casa, e della moglie dell’artista.

La ragazza si adatta un po’ alla volta alla faticosa vita da serva diventando amica della primogenita della coppia, e al mercato incontrerà il giovane macellaio Pieter che inizia a farle la corte.Pian piano inizia a capire le dinamiche e gli equilibri della casa, conquista la fiducia dell’artista ed instaura con lui un rapporto molto particolare. Complicità e  reciproca comprensione li legano al punto che la ragazza può parlare liberamente con lui e imparare diverse cose sul mondo della pittura.

Purtroppo la ragazza viene notata dal maggiore committente di Vermeer, Van Ruijven, noto donnaiolo. L’uomo vorrebbe un quadro dove possa posare egli stesso insieme a Griet, così da aver modo di sedurla, come ha fatto in passato con un’altra serva. Al netto rifiuto di Vermeer gli commissiona un quadro elaborato e in più un ritratto della giovane. Frequentando la casa regolarmente spera di trovare il modo di circuire comunque la ragazza. Mentre il pittore procede con la realizzazione dell’opera, Griet si rende conto che manca qualcosa e lo stesso pensa il pittore, che infine decide che Griet indossi gli orecchini di perle appartenenti alla moglie. Cosa che però dovrà rimanere un segreto.

Catharina, che già mal sopportava Griet, un giorno non trova gli orecchini e accusa la ragazza di furto, inoltre si introduce nell’atelier e vede il quadro ormai finito. Irata, vorrebbe distruggerlo e si scaglia contro il marito e la ragazza. Griet fugge per non tornare mai più.

Qualche anno dopo Griet, sposata con Pieter e madre di due bambini (il primo è alto, con i capelli neri e gli occhi scuri, il secondogenito è biondo e molto più somigliante a Pieter) dopo aver saputo della morte di Vermeer viene convocata da Catharina che inaspettatamente le consegna gli orecchini. Vermeer nel suo testamento li ha lasciati a lei, rivelando così che lui non l’ha mai dimenticata.

La ragazza con l’orecchino di perla

La ragazza con l’orecchino di perla è un libro molto delicato, che parla di un diverso modo di comunicare. Non quello delle convenzioni e delle regole formali dell’epoca, fatto di ruoli prestabiliti, scale gerarchiche e titoli nobiliari. Quanto piuttosto quello non detto. Letto negli occhi di una ragazza o nei colori di un dipinto; sottinteso ma palese a chi sa guardare più in profondità.

La ragazza con l’orecchino di perla, frasi e citazioni

《I suoi occhi valgono quanto una stanza colma d’oro, ma talvolta vede il mondo come lui vorrebbe che fosse, e non com’è. Non capisce quali conseguenze ha sugli altri questo suo idealismo. Pensa solo a se stesso e al suo lavoro, non a te. Quindi devi stare attenta…》Si interruppe. Si udirono i passi del padrone su per le scale. 《Stare attenta a che cosa, signore?》chiesi in un soffio. 《Attenta a rimanere te stessa》 Alzai il mento puntandolo verso di lui.《A rimanere una serva, signore?》 《Non intendo dire questo. Le donne dei suoi quadri…lui le tira dentro nel suo mondo. Tu ti ci potresti perdere》

 

《Sei così calma e silenziosa, non ti apri mai. Ma dentro di te ci sono dei segreti. Qualche volta li vedo, nascosti nei tuoi occhi》

 

 “I suoi occhi si agganciarono ai miei. Non riuscivo a pensare a nulla se non che il loro colore grigio era identico all’interno di una conchiglia di ostrica. Sembrava che stesse aspettando qualcosa. Il viso incominciò a contrarmisi dalla paura, forse non gli stavo dando quello che desiderava. “Griet” disse sottovoce. Questo era tutto quanto aveva da dire. Gli occhi mi si riempirono di lacrime che non lasciai scendere. Ora avevo capito. “Si. Non muoverti” Aveva incominciato a farmi il ritratto.”

 

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